ChatGPT e altre intelligenze artificiali: i problemi privacy
ChatGPT e altre intelligenze artificiali: i problemi privacy

Le intelligenze artificiali (IA) sono sempre più presenti nel mondo del lavoro, offrendo soluzioni innovative e vantaggiose per le imprese di ogni settore. Tuttavia, l’utilizzo di IA di terze parti comporta anche dei rischi legali che non vanno sottovalutati, soprattutto in materia di protezione dei dati personali.
Infatti, se la tua impresa integra una IA di terza parte nella propria attività, devi essere consapevole che potresti essere considerato responsabile dei trattamenti di dati personali effettuati dalla IA, in qualità di titolare o di contitolare del trattamento.
Questo significa che devi rispettare le norme previste dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e dalla normativa nazionale, e che potresti essere soggetto a sanzioni amministrative o a risarcimenti danni in caso di violazione.
Per evitare questi rischi, è importante che tu adotti alcune precauzioni prima di integrare una IA di terza parte nella tua impresa, tra cui:
Con gli opportuni accorgimenti, è possibile integrare una IA di terza parte nella tua impresa in modo sicuro e conforme alla normativa sulla protezione dei dati personali.
Per dubbi o perplessità, siamo a disposizione per una consulenza personalizzata e adeguata alle tue esigenze.
Google Analytics: prima multa importante in Europa
Google Analytics: prima multa importante in Europa

Il 20 luglio 2023, l'autorità per la protezione dei dati svedese (IMY) ha comminato una multa di 12 milioni di corone svedesi (circa 1 milione di euro) a Tele2, un fornitore di telecomunicazioni svedese, per aver utilizzato Google Analytics sulla propria pagina web.
La multa è stata comminata per violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che vieta il trasferimento di dati personali verso paesi terzi che non garantiscono un livello di protezione adeguato. Google Analytics è un servizio di analisi web fornito da Google che utilizza cookie di terze parti per raccogliere dati sui visitatori di un sito web. Questi dati, che possono includere l'indirizzo IP, il browser e il dispositivo utilizzato, vengono poi trasferiti e archiviati sui server di Google negli Stati Uniti.
L'IMY ha ritenuto che il trasferimento di questi dati personali verso gli Stati Uniti violasse il GDPR, in quanto gli Stati Uniti non garantiscono un livello di protezione dei dati adeguato ai sensi del regolamento. L'autorità ha anche ordinato a Tele2 di cessare l'utilizzo di Google Analytics.
Questa multa è la prima di una serie di sanzioni che potrebbero essere comminate alle aziende che utilizzano Google Analytics nell'Unione Europea. L'autorità austriaca per la protezione dei dati (DSB) ha già aperto un'indagine su Google Analytics, e altre autorità europee potrebbero seguire l'esempio.
Conseguenze per le aziende italiane
Le aziende italiane che utilizzano Google Analytics devono essere consapevoli dei rischi connessi al trasferimento di dati personali verso gli Stati Uniti. In particolare, le aziende devono valutare se il trasferimento di questi dati è necessario per il perseguimento di un legittimo interesse o se è possibile utilizzare alternative che non comportano il trasferimento di dati personali verso paesi terzi.
In caso di dubbio, le aziende dovrebbero contattare un avvocato specializzato in diritto della privacy per valutare la situazione e adottare le misure necessarie per conformarsi al GDPR.
Conclusione
La multa comminata a Tele2 è un segnale importante per le aziende che utilizzano Google Analytics nell'Unione Europea. Le aziende devono essere consapevoli dei rischi connessi al trasferimento di dati personali verso gli Stati Uniti e adottare le misure necessarie per conformarsi al GDPR.
Rischi legali dei cookie banner nelle aziende: l'analisi della Cookie Banner Taskforce dell'UE
Rischi legali dei cookie banner nelle aziende: l'analisi della Cookie Banner Taskforce dell'UE

La Cookie Banner Taskforce è stata avviata nel settembre 2021, prendendo in considerazione centinaia di reclami ricevuti dall'associazione Noyb di Max Schrems, noto per altre importanti battaglie nel campo della privacy. Ma perché analizzare tutti questi reclami? Semplice: i Garanti Privacy volevano individuare elementi legali comuni per garantire un utilizzo corretto e conforme dei cookie banner. Con così tanti strumenti e servizi sul mercato, è importante sapere cosa è lecito e cosa no.
Dopo un'attenta analisi, l'European Data Protection Board (EDPB) ha prodotto il Rapporto sui Cookie Banner, evidenziando ben 7 pratiche illecite comuni nei cookie banner. Se siete proprietari di siti web o aziende che utilizzano cookie banner, leggete attentamente queste informazioni per evitare spiacevoli conseguenze legali.
🚫 Pratica 1: Manca il pulsante di rifiuto
🚫 Pratica 2: Caselle pre-selezionate
🚫 Pratica 3: Design ingannevole e dark patterns
🚫 Pratica 4: Basarsi sul legittimo interesse
🚫 Pratica 5: Cookies non essenziali definiti come essenziali
🚫 Pratica 6: Manca l'icona per la revoca del consenso
Queste sono solo alcune delle pratiche illecite dei cookie banner individuate dai Garanti europei. Ricordate che il rapporto è una bozza e non vincolante, ma offre preziose indicazioni per garantire un consenso corretto e conforme alla normativa. Scegliere uno standard comune può aiutarvi a evitare spiacevoli conseguenze legali e a mantenere una reputazione intatta.
Studio Industria è impegnata a fornire supporto legale e consulenza in materia di privacy e nuove tecnologie. Se avete domande o necessitate di assistenza riguardo ai vostri cookie banner o altre questioni legali, non esitate a contattarci.
Insieme possiamo navigare in questo intricato mondo della privacy e mantenere la vostra azienda al sicuro.
Andrea Tatafiore nel Consiglio Federale della Serie B
Andrea Tatafiore nel Consiglio Federale della Serie B

L’Assemblea elettiva ha nominato Clara Gorno (presidente Brescia Calcio Femminile), Isabella Cardone (responsabile settore femminile Ternana) e Andrea Tatafiore (membro del CdA dell’ H&D Chievo Women). Il Consiglio Federale nominerà gli altri 4 consiglieri.
La presidente del Brescia Calcio Femminile, la responsabile del settore femminile della Ternana e il membro del Consiglio di Amministrazione dell’ H&D Chievo Women sono stati nominati nel corso dell’Assemblea elettiva che si è svolta in videoconferenza. Spetterà ora al Consiglio Federale eleggere il presidente e gli altri quattro consiglieri del Direttivo.
Rimandiamo alla news completa sul sito: https://www.figc.it/it/femminile/news/consiglio-direttivo-della-serie-b-eletti-i-tre-componenti-in-rappresentanza-delle-societ%C3%A0/
ChatGPT e altre intelligenze artificiali: quali rischi?
ChatGPT e altre intelligenze artificiali: quali rischi?

Le AI stanno diventando sempre più diffuse e offrono molteplici vantaggi, ma è fondamentale essere consapevoli delle implicazioni legali che comportano.
In questo articolo, esploreremo alcuni aspetti chiave da considerare per garantire la conformità alle leggi e minimizzare i rischi nell'implementazione di AI come ChatGPT nelle attività aziendali.
Conclusione: L'integrazione delle AI come ChatGPT nelle aziende offre vantaggi significativi, ma è fondamentale comprendere i rischi legali associati. La trasparenza, la protezione dei dati, la gestione dei bias, la valutazione della proprietà intellettuale e la definizione della responsabilità sono tutti aspetti cruciali da considerare.
Collaborare con professionisti legali specializzati in diritto delle nuove tecnologie può aiutare a navigare in modo sicuro in questo ambito complesso. Assicurarsi di adottare politiche e procedure appropriate può proteggere la vostra azienda da possibili conseguenze legali e preservare la fiducia dei vostri clienti.
Parità salariale: i nuovi obblighi della Direttiva UE 2023
Parità salariale: i nuovi obblighi della Direttiva UE 2023

Una notizia importante nel panorama europeo: il 17 maggio 2023 è stata pubblicata la nuova EU Pay Transparency Directive 2023/970 (Direttiva sulla Trasparenza Salariale) sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
Le nuove disposizioni diventeranno effettive dopo 20 giorni dalla pubblicazione, e gli stati membri avranno tempo fino al 7 giugno 2026 per adeguarsi.
Cerchiamo di comprendere meglio come si applicano e cosa comportano i nuovi obblighi della Direttiva Europea.
La Direttiva ha l'obiettivo di rafforzare il diritto alla parità salariale dei dipendenti attraverso l'uso efficace di obblighi di trasparenza e accessibilità delle informazioni salariali.
Nonostante la parità salariale sia già un principio presente nell'art. 157 del TFEU, la relazione tecnica che accompagna la proposta della Direttiva sottolinea che il divario retributivo di genere si attesta ancora intorno al 14% nell'Unione Europea, con differenze significative tra gli stati membri e conseguenze a lungo termine sulla qualità della vita delle donne, aumentando il rischio di povertà e contribuendo al divario pensionistico.
Nonostante alcuni stati membri abbiano già norme sulla trasparenza retributiva, la frammentazione e le differenze legislative aumentano il rischio che la concorrenza venga falsata da standard sociali diversi, rendendo necessario un intervento a livello dell'UE.
Gli obblighi di reportistica e la fine del segreto retributivo
Attualmente in Italia esiste già l'obbligo di reportistica sulla situazione di genere introdotto dalla legge n. 162 del 2021 per tutte le aziende con più di 50 dipendenti. L'obbligo, facoltativo per le aziende sotto la soglia dei 50 dipendenti, si verifica ogni due anni.
La Direttiva prevede che la reportistica sia annuale solo per le società con più di 250 dipendenti. Per le società al di sotto di questa soglia, l'obbligo sarà triennale, mentre per le società con meno di 100 dipendenti la reportistica sarà volontaria.
La nostra normativa attuale è quindi più rigorosa. Viene introdotto l'obbligo di revisione congiunta con le rappresentanze sindacali aziendali qualora il report evidenzi una differenza del livello retributivo medio tra lavoratori di sesso femminile e maschile di almeno il 5% in qualsiasi categoria e che non sia giustificabile da fattori oggettivi neutri.
Nel report, i datori di lavoro dovranno fornire informazioni dettagliate sui livelli retributivi medi di ciascun genere, analisi percentuali sull'occupazione maschile e femminile all'interno dell'azienda, individuazione di eventuali differenze.
Cosa prevede la legge in caso di violazione di dati personali?
Cosa prevede la legge in caso di violazione di dati personali?

La protezione dei dati personali è diventata una priorità fondamentale nella nostra era digitale. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è stato introdotto per garantire che i dati personali siano trattati in modo sicuro e responsabile.
Cosa accade in caso di violazione dei dati personali? Il GDPR stabilisce regole chiare su come gestire tali situazioni. In caso di violazione, è fondamentale agire prontamente per proteggere i dati e mitigare eventuali danni.
Ecco alcuni punti chiave del GDPR in caso di violazione dei dati personali:
Presso il nostro studio legale, comprendiamo l'importanza di conformarsi al GDPR e di proteggere i dati personali dei nostri clienti. Siamo pronti ad offrire consulenza esperta e supporto legale in caso di violazioni dei dati personali, aiutandoti a navigare attraverso le complesse normative sulla protezione dei dati.
Per ulteriori informazioni sul GDPR e sulle misure di protezione dei dati, non esitare a contattarci.
Innovazione nell'ambito legale: l'importanza del Legal Design
Innovazione nell'ambito legale: l'importanza del Legal Design

Siamo lieti di condividere con voi un argomento che sta rivoluzionando il mondo delle professioni legali: il Legal Design. Studio Industria è sempre all'avanguardia nell'abbracciare nuove metodologie e innovazioni e oggi vogliamo approfondire questo interessante campo con voi.
Il Legal Design è una disciplina in rapida crescita che combina elementi di diritto e design per migliorare l'accessibilità, la comprensione e l'efficacia delle informazioni giuridiche. Attraverso l'uso di strumenti visivi, grafici e una comunicazione più chiara, il Legal Design si propone di semplificare i contenuti giuridici e renderli più intuitivi per i clienti e il pubblico in generale.
Perché il Legal Design è importante?
Perché migliora la comprensione del diritto, che spesso può essere complesso e ostico per i non addetti ai lavori. Semplificare il linguaggio e utilizzare grafici, infografiche e diagrammi aiuta a trasmettere concetti legali in modo più chiaro e accessibile. Questo non solo migliora la comunicazione con i clienti, ma contribuisce anche a una maggiore comprensione e consapevolezza delle questioni legali nell'ambito della società.
Presso Studio Industria, crediamo che l'innovazione sia fondamentale per rimanere al passo con le esigenze dei nostri clienti e fornire servizi legali di alta qualità.
Per esempio, recentemente due dei nostri professionisti, l'Avv. Francesco Minazzi e l'Avv. Sandro Marcelli, hanno tenuto un convegno sul Legal Design. Durante l'evento, hanno condiviso le metodologie e le applicazioni pratiche del Legal Design, mettendo in luce come possa semplificare la comunicazione legale e migliorare l'esperienza dei nostri clienti.
Per rimanere aggiornati sulle nostre iniziative e sulle novità nel campo del Legal Design, vi invitiamo a seguire la nostra pagina LinkedIn, dove comunicheremo eventuali futuri eventi o risorse utili.
Siamo entusiasti di continuare a esplorare le potenzialità del Legal Design e di applicare queste metodologie innovative per offrire soluzioni legali sempre più efficaci e accessibili ai nostri clienti.
Convegno "I nuovi assetti del diritto d'autore e le radio universitarie"
I nuovi assetti del diritto d'autore e le radio universitarie

L'Università degli Studi di Teramo è stata impegnata in un evento di 3 giorni, RadUni - Festival delle Radio Universitarie 2023, al quale abbiamo visto la partecipazione del nostro Partner Avv. Andrea Tatafiore.
Di seguito il programma, con relatori di rilievo:
Andrea Tatafiore – Docente di Diritto commerciale Dip. Giurisprudenza e Presidente dell’AIDA
- Associazione Intermediari del Diritto d’Autore
Giuseppe Sanseverino – Docente Diritto Commerciale Dip. Scienze della Comunicazione
Delegazione Agcom
Delegazione Mur
Mariano Fiorito – Direttore Generale SCF
Paolo Cassiano – Consigliere Lea Musica
Moderano:
Monica Ferrante – RadioFrequenza
Mihaela Gavrila – Vice Presidente Raduni
Workshop Plenitude e Studio Industria
Workshop Plenitude e Studio Industria

Oggi il nostro Andrea Tatafiore sarà con tutti i Professionisti di Studio Industria al workshop organizzato da Plenitude per i suoi Partner.
Parleremo di Modelli 231 e prevenzione dei rischi, ricordando che è entrato in vigore il Decreto Whistleblowing con nuovi obblighi per le imprese (approfondimento belle news sul nostro sito https://www.studioindustria.eu/decreto-whistleblowing/).