Nuovo Decreto Biometano: novità sulle agevolazioni
Nuovo Decreto Biometano: novità sulle agevolazioni

Il 15 settembre 2022, il Ministro della transizione ecologica (MiTE), ha firmato il “Nuovo Decreto Biometano”, finalizzato a sostenere lo sviluppo del biometano nazionale, ottenuto massimizzando il recupero energetico dei residui organici.
Questo provvedimento, che costituisce un’incentivazione per la produzione di biometano, ha assegnato 1,7 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Nuovo Decreto Biometano, che si presenta come mezzo di attuazione dell’economia circolare, ha il doppio obiettivo di efficientare e riconvertire gli impianti di biogas agricoli esistenti (per trasformarli in nuovi impianti di produzione di biometano sostenibile) e di incentivare la costruzione di nuove centrali per la produzione di biometano.
Una simile misura, mai come in questo periodo storico, si presenta fondamentale per ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas estero e maggiormente “indipendente” nella produzione: si stima che potrà essere coperto fino al 20% del fabbisogno italiano di gas riducendo l’impatto ambientale.
Da un punto di vista tecnico, gli incentivi sono concessi sia per “impianti di nuova realizzazione alimentati da matrici agricole e da rifiuti organici”, sia per “impianti per la produzione di elettricità da biogas agricolo oggetto di riconversione”, a condizione che gli interventi siano realizzati in data antecedente la pubblicazione della graduatoria e che siano conclusi entro il 30 giugno 2026. Ai produttori degli impianti che rispettano i requisiti sopra indicati spetta:
Ai fini dell’erogazione del contributo in conto capitale, rientrano tra le spese ammissibili:
In conclusione, è importante sottolineare come gli interventi di spesa esaminati possano godere delle agevolazioni previste dal Decreto solo a seguito dell’aggiudicazione di procedure competitive pubbliche di cui sono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di capacità produttiva.