Studio Industria al seminario “Intelligenza Artificiale al Servizio della Manifattura"

Studio Industria al seminario “Intelligenza Artificiale al Servizio della Manifattura"


Studio Industria si è unita a una serie di esperti nel campo dell'Intelligenza Artificiale (AI) per il seminarioIntelligenza Artificiale al Servizio della Manifattura", a Bologna il 18.04.2024 presso il Museo Patrimonio Industriale.

 

L'evento, in programma per oggi, vedrà la partecipazione del Prof. Avv. Andrea Tatafiore, Senior Partner Fondatore di Studio Industria.

 

Il seminario accoglierà diversi ospiti, ciascuno con il proprio contributo distintivo.

 

Tra di essi:

 

Vincenzo Colla, Assessore alla Regione Emilia-Romagna, esplorerà il modello regionale per sviluppare competenze e guidare la transizione verso un'economia sostenibile;

 

Fabio Ferrari, fondatore di Ammagamma, offrirà un'analisi approfondita sullo stato attuale dell'AI nelle aziende;

 

Michele Poggipolini, Presidente della Fondazione Aldini Valeriani, condividerà il nuovo percorso della Fondazione, focalizzato sulla formazione e sull'innovazione per affrontare le sfide di mercato e sviluppare strategie competitive;

 

Marco Ramilli, fondatore e CEO di Yoroi, fornirà un'importante prospettiva sulla sicurezza informatica, evidenziando i rischi e le soluzioni nell'ambito dell'AI e dell'industria;

 

Prof. Avv. Andrea Tatafiore, Presidente di AIDA (Associazione Intermediari del Diritto d'Autore) e professore di Diritto Commerciale e Industriale, nonché Senior Partner e fondatore di Studio Industria, si concentrerà sulla sfida politica e giuridica nell'affrontare l'evoluzione dell'AI nel mondo della manifattura. La sua partecipazione riflette l'impegno di Studio Industria nel mantenere i propri clienti costantemente informati e aggiornati sulle tematiche cruciali.

 

Moderato da Gabriele Carrer, giornalista e scrittore su Formiche.net, l'evento promette un dibattito stimolante e informativo sulle intersezioni tra AI e industria, offrendo spunti preziosi per navigare con successo nel mondo dell'innovazione.

 

Studio Industria, come sempre, rimane all'avanguardia nell'adattare le proprie competenze legali e industriali alle nuove sfide, garantendo ai clienti un supporto affidabile e aggiornato in un panorama in continua evoluzione, specie nel campo dell’Intelligenza Artificiale quale principale settore in continua trasformazione stante il sempre maggiore impatto rivestito nello svolgimento di attività professionali e non.

 

Abbiamo parlato dell'AI Act nel precedente post.

 

 

 

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L’AI Act e l’Impatto sulle Aziende

L’AI Act e l’Impatto sulle Aziende


L’AI Act e l’Impatto sulle Aziende: Una Guida Essenziale

Il 13 marzo segna una data cruciale per le aziende operanti nel campo dell’intelligenza artificiale (IA) in Europa. Con l’avvio del conto alla rovescia per l’adeguamento al regolamento AI Act, le imprese si trovano di fronte alla necessità di comprendere e conformarsi a nuove normative significative.

 

Chi è Coinvolto?

Il regolamento AI Act si estende oltre i confini tradizionali, influenzando una vasta gamma di entità sia all’interno che all’esterno dell’Unione Europea. Qualsiasi sistema di IA immesso sul mercato dell’UE o utilizzato in relazione a persone situate nell’UE sarà soggetto a questo quadro giuridico. Ciò include i fornitori, come gli sviluppatori di strumenti di screening, e gli utilizzatori, come le banche che adottano tali sistemi.

 

Obblighi e Esenzioni

Gli importatori di sistemi di IA dovranno garantire la conformità dei fornitori esterni, mentre i fornitori di modelli di IA di uso generale si troveranno di fronte a obblighi specifici. Tuttavia, esistono esenzioni importanti, come quelle per i modelli gratuiti e open-source, e per le attività di ricerca e sviluppo.

 

Scadenze da Monitorare

Le aziende devono agire rapidamente. Entro sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento, sarà necessario eliminare i sistemi vietati. Entro dodici mesi, si applicheranno gli obblighi per la governance dell’IA, e una scadenza critica di 24 mesi vedrà l’applicazione completa delle norme, inclusi i sistemi ad alto rischio.

 

Sanzioni Potenziali

Le sanzioni previste sono severe e mirate a garantire il rispetto del regolamento. Le infrazioni possono comportare multe fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato totale annuo. La mancata osservanza di altri requisiti può portare a sanzioni fino a 15 milioni di euro o il 3% del fatturato. Inoltre, la fornitura di informazioni inesatte può risultare in multe fino a 7,5 milioni di euro o l’1,5% del fatturato.

 

Azioni Immediate per le Aziende

Le aziende devono iniziare con un’analisi approfondita del software di IA in uso, identificando i sistemi ad alto rischio. È fondamentale comprendere il proprio ruolo nell’ambito dell’AI Act e prepararsi adeguatamente per evitare sanzioni significative.

 

 

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ChatGPT e altre intelligenze artificiali: i problemi privacy

ChatGPT e altre intelligenze artificiali: i problemi privacy


Parliamo nuovamente dei rischi legati all'Intelligenza Artificiale, approfondendo uno degli argomenti menzionati nel precedente post generale: la privacy.

 

Le intelligenze artificiali (IA) sono sempre più presenti nel mondo del lavoro, offrendo soluzioni innovative e vantaggiose per le imprese di ogni settore. Tuttavia, l’utilizzo di IA di terze parti comporta anche dei rischi legali che non vanno sottovalutati, soprattutto in materia di protezione dei dati personali.

Infatti, se la tua impresa integra una IA di terza parte nella propria attività, devi essere consapevole che potresti essere considerato responsabile dei trattamenti di dati personali effettuati dalla IA, in qualità di titolare o di contitolare del trattamento.

 

Questo significa che devi rispettare le norme previste dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e dalla normativa nazionale, e che potresti essere soggetto a sanzioni amministrative o a risarcimenti danni in caso di violazione.

 

Per evitare questi rischi, è importante che tu adotti alcune precauzioni prima di integrare una IA di terza parte nella tua impresa, tra cui:

  1. Verificare la reputazione e l’affidabilità del fornitore della IA, controllando le sue credenziali, le sue referenze e le sue recensioni.
  2. Leggere attentamente i termini e le condizioni del contratto con il fornitore della IA, verificando quali sono le sue responsabilità e le tue in materia di protezione dei dati personali, e quali sono le garanzie offerte in caso di problemi o controversie.
  3. Valutare l’impatto della IA sulla protezione dei dati personali, effettuando una analisi preventiva dei rischi e delle misure da adottare per mitigarli, secondo quanto previsto dall’articolo 35 del GDPR.
  4. Informare i soggetti interessati (clienti, dipendenti, fornitori, ecc.) dell’utilizzo della IA e dei relativi trattamenti di dati personali, fornendo loro tutte le informazioni richieste dall’articolo 13 del GDPR.
  5. Ottenere il consenso dei soggetti interessati, se necessario, per il trattamento dei loro dati personali da parte della IA, secondo quanto previsto dall’articolo 7 del GDPR.
  6. Verificare se la tua azienda assume una decisione basata unicamente sul trattamento automatizzato realizzato tramite l'IA, in potenziale violazione dell'art. 22 GDPR;
  7. Monitorare periodicamente il funzionamento della IA e i suoi effetti sui dati personali, verificando che non vi siano anomalie o violazioni.

 

Con gli opportuni accorgimenti, è possibile integrare una IA di terza parte nella tua impresa in modo sicuro e conforme alla normativa sulla protezione dei dati personali.

Per dubbi o perplessità, siamo a disposizione per una consulenza personalizzata e adeguata alle tue esigenze.

 

#studioindustria #nextlevelbusiness #masteringthefuture